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PALCOSCENICO - l'arte dietro il sipario

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2016 23:39
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26/03/2009 22:50

'O MIEDECO D' 'E PAZZE


Autore: Eduardo Scarpetta
Regia: Benedetto Casilio
Compagnia/Produzione: La.Ma.Ing/Teatro Sannazzaro Produzioni
Cast: Benedetto Casillo, Corrado Taranto, Gennaro Morrone, Gegè Esposito, Luciano Piccolo, Patrizia Capuano, Angelo Murano, Marco Lanzuise, Ida Anastasio, Enza Barra, Orentia Marano, Luca Gallone,Francesco D'Amato, Virginia Da Brescia

Descrizione
Delle opere di Scarpetta è certamente una delle più popolari e rappresentate. Cavallo di battaglia di molti grandi interpreti del nostro teatro di tradizione. Un gioiello di comicità. Un continuo susseguirsi di equivoci e situazioni imbarazzanti. Una galleria di personaggi pittoreschi, a volte grotteschi, altre volte surreali, sempre esilaranti.
Benedetto Casillo, nel pieno rispetto dello spirito del testo originale, ha adattato il copione alle sue personali corde interpretative. Ha snellito i dialoghi, riscrivendoli in un linguaggio più vicino ai giorni nostri. Ha aggiunto nuove battute. Ha dato spazio alla fantasia. Ha confezionato uno spettacolo semplice, senza effetti speciali. Un gioco fanciullesco, per ridere di gusto, come si rideva una volta. Senza volgarità.
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26/03/2009 22:57

IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
Autore: Eduardo De Filippo
Regia: Carlo Giuffré
Compagnia/Produzione: Diana O.R.I.S.
Cast: Con Carlo Giuffrè

Descrizione
La commedia in tre atti fu scritta da Eduardo De Filippo nel 1960. Lo stesso racconta che il protagonista della commedia prende spunto da un personaggio reale che viveva nel popolare rione Sanità di Napoli.

La trama: Antonio Barracano è un uomo che gestisce la sua legge nel rione Sanità ed è per questo che viene riconosciuto come «sindaco» del quartiere. Dispensa consigli, pareri, e risolve i problemi della povera gente. Ma proprio per compiere un gesto di eroismo Antonio Barracano viene ferito a morte nel tentativo di sedare un conflitto.

Probabilmente una delle commedie più amare di Eduardo che mette in risalto alcune problematiche della società napoletana caratterizzate da una illegalità sempre più diffusa.

Carlo Giuffré riesce a mettere in scena in modo straordinario uno dei personaggi più difficili e complessi di Eduardo De Filippo.


Al Teatro Carignano di TORINO
dal 24/03/2009 al 05/04/2009

inizio spettacolo ore 20.45
domenica e festivi ore 15.30
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27/03/2009 00:07

Al Teatro Valle, il più antico teatro della capitale ancora in attività:


Dal 17 al 29 marzo 2009
La Contemporanea - Compagnia Mario Chiocchio
Massimo Venturiello, Tosca
LA STRADA

di Tullio Pinelli e Bernardino Zapponi

tratto dall’omonimo film di Federico Fellini
scene Alessandro Chiti
costumi Sabrina Chiocchio
musiche Germano Mazzocchetti
testi delle canzoni
Nicola Fano, Massimo Venturiello
coreografie Fabrizio Angelini
light designer Iuray Saleri
regia Massimo Venturiello

Gelsomina, povera ragazza di paese affidata allo zingaro Zampanò, è una creatura sensibilissima, sempre tesa a scoprire i misteriosi segreti della natura e delle cose.
Lui, terrestre e animalesco, si accorge appena di quello che vede e tocca. Fra i due, naturalmente, non è possibile nessuna comunione. Sarà compito del “Matto”, un girovago funambolo, convincerla del misterioso segreto della sua missione vicino a Zampanò.
Tutto nella vita ha un senso, ogni uomo ha la sua piccola o grande missione, e lei “serve” vicina a Zampanò che, un giorno, da animale si trasformerà in uomo cosciente, proprio attraverso il sacrificio di lei.
Tutto nasce dal capolavoro cinematografico di Federico Fellini, premio Oscar nel 1956. Tullio Pinelli (sceneggiatore della prima esperienza col regista) e Bernardino Zapponi ne fecero un vero e proprio adattamento teatrale che diventa ora un’operina di commovente coinvolgimento.
La strada restituisce la trama e i dialoghi del film, ritrovando la sua innata e più profonda dimensione poetica, in un revisione moderna del genere del teatro/canzone, che qui si amplia e si arricchisce per via delle inconfondibili e suggestive atmosfere del circo.
Protagonisti, sia il rapporto tra le due figure di Gelsomina e Zampanò, col loro insormontabile silenzio, sintomo della difficoltà di ascoltarsi; sia il barnum nel quale vivono, luogo di appartenenza e fonte di vita, che qui acquisisce una valenza narrativa diversa dal solito cliché per essere invece l’avventura quotidiana di un’umanità forse non troppo lontana.

Durata spettacolo 2 ore circa compreso intervallo

Teatro Valle




Dal 31 marzo al 9 aprile
CTB Teatro Stabile di Brescia
Ludovica Modugno
LA BADANTE


con
Emanuele Carucci Viterbi
Leonardo De Colle
Paola Di Meglio
Giuseppina Turra
scene Josef Frommwieser
costumi Marina Luxardo
luci Gigi Saccomandi
testo e regia Cesare Lievi

Una ragazza ucraina dà affetto a una anziana signora, sostituendosi ai figli: il nuovo testo di Cesare Lievi, La badante, parla di oggi, di noi, del nostro sguardo sulla vita e diventa riflessione poetica sui cambiamenti indotti nella nostra società dalla presenza dei nuovi immigrati, stranieri per lingua e cultura, che entrano nella nostra vita con la loro diversità facendo esplodere contraddizioni sociali ed intaccando abitudini quotidiane.
Protagonista inquietante e sostanzialmente infelice è un’anziana e malata signora, una donna ricca con un forte senso del comando, personaggio ambiguo e mutevole, ironico e rabbioso, che alterna una sorta di ottusa testardaggine e slanci di autentica generosità.
Affidata alle cure di una badante ucraina dai figli - troppo impegnati per poterla assistere - la donna tende a rifiutare questa presenza estranea in casa, per poi rendersi conto che è proprio la badante, vitale e disinteressata, sinceramente in ascolto delle sue confidenze e dei suoi ricordi, a tenerla legata alla vita. Così, in un gesto di riconoscenza verso di lei e di cinica vendetta verso l’inettitudine e l’indifferenza dei figli, la signora sceglierà di nominarla sua unica erede.
Il testo, ironico e avvincente, che si snoda fra simbolismo e realismo, è anche una limpida rappresentazione della nostra società, divenuta un corpo vecchio come quello della protagonista, che pare potersi rianimare solo con l’innesto vitale di persone ancora immuni da quella corsa al benessere che, troppo spesso, ci rende aridi e sterili.

Link





Dal 15 al 26 aprile
Teatro Stabile d'Abruzzo - Società per Attori
in collaborazione con Smileagain
Maddalena Crippa
LE INVISIBILI storie di femminilità violate

drammaturgia Emanuela Giordano e Lidia Ravera
dal libro "Sorridimi ancora" - Giulio Perrone Editore
con Claudia Gusmano, Sabrina Knaflitz ,Carolina Levi
Serena Mattace Raso, Antonia Renzella, Laura Rovetti
Federica Stefanelli
scene Andrea Nelson Cecchini
musiche originali Tommaso Di Giulio
luci Michelangelo Vitullo
regia Emanuela Giordano

Un teatro civile come momento di riflessione e confronto, per restituire dignità e dare voce a chi non ce l’ha nella coralità, umana e professionale, di attrici e testimonianze. Ispirato al libro Sorridimi ancora - dodici storie di femminilità violate, Le invisibili porta in scena i racconti di giovani indiane, pachistane, nepalesi, il cui volto è stato devastato dall’acido gettato loro addosso da fidanzati respinti o mariti scontenti, secondo una pratica aberrante ancora in uso in molti paesi. L’acido ha bruciato gli occhi, il naso, la bocca. Non esiste più un viso, non esistono i colori e i suoni, non esiste ragione di vita. Molte di esse sono morte.
L’associazione Smileagain insieme con l’Amministrazione Provinciale de L’Aquila ha incontrato una di queste donne, Fakhra Younas, che ha avuto il coraggio di denunciare gli abusi subiti e raccontare pubblicamente la sua storia. Ne è nato un progetto epico, emozionante, che porta allo scoperto testimonianze vere, quasi incredibili nella loro crudeltà, contro l’insensatezza e l’inutilità del male.
Vanno in scena - e tutti possiamo ascoltarle - storie invisibili di ragazze invisibili, che non appartengono ad un clan, ad una casta, ad una lobby, ad una razza, ad una religione, ad un partito, ad una etnia. Non muovono voti, interessi, mercati. Racconti che sono espressione di un male antico, la sopraffazione del più debole, di chi non ha potere, denaro, nè gli strumenti per ribellarsi: donne, donne bambine, oggetti in balia di una bestialità primordiale riconoscibile in tante società e in tante culture.
Link




Teatro Valle - Biglietteria
tel. 06/68803794
tel. 06/6861802
tel. 06/6869049


[SM=g1741324]

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L'Ex Capo
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27/03/2009 00:16

Re: ... È PERMESSO?
radcla, 26/03/2009 22.45:



Autore: Vaime, Montesano, Vianello, Gianotti
Regia: Enrico Montesano
Compagnia/Produzione: ATI Il Sistina
Cast: Enrico Montesano, Roberta Albanesi, Pacifico Acciarino, Luigi Acciarino, Eduardo Acciarino
Descrizione
Enrico Montesano è il protagonista assoluto, anzi il mattatore di questo nuovo spettacolo. Un “one man show” ricco di divertimento, di musica, di ironia e di allegria. Uno spettacolo intenso e coloratissimo proprio come vuole la tradizione del Teatro Sistina, che lo produce insieme alla Promnibus e alla R.P.S. Ancora una volta Enrico Montesano sale sul nostro palcoscenico per incontrare il suo pubblico e regalargli due ore di risate ininterrotte.



L'ho visto al Teatro di Carpi!
Montesano è una garanzia: per ridere e riflettere [SM=x44462]


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PippyZzetta
27/03/2009 09:27

inauguro anche io [SM=x44459]

Macbeth regia di Gabriele Lavia




Macbeth è la tragedia del tempo umano, lineare; il tempo di una esistenza fatta di “Domani…domani…domani” E’ un tempo fatto di paura. E’ la tragedia del tempo di un Uomo Nuovo condannato al “fare” per “potersi fare”. Re o altro ha poca importanza. Un uomo condannato alla paura di perdere ciò che ha raggiunto col suo “fare” e che vive nella ambigua incertezza di essere qualcosa e non essere mai nulla con certezza. Questo Uomo Nuovo non è portatore di un nuovo modello di realtà, ma il dubbioso interprete di una soggettività in pezzi, pieno di nostalgia per una ontologia smarrita per sempre. “C’è stato un tempo in cui..” dice Macbeth sulla Scena che non è più il Senso dentro cui agire e che non ha più Senso. Il palcoscenico della storia è andato in pezzi e l’Uomo –Attore sulla scena del mondo recita la sua vita come “la favola scritta da un’idiota. Non significa nulla”. Se tutti i riferimenti e i fondamenti sono caduti, tutti i significati e i sensi si vanificano nelle parole vuote di un delirio di pazzi. (Gabriele Lavia)

Autore: William Shakespeare, traduzione di Alessandro Serpieri
Regia: Gabriele Lavia
Compagnia/Produzione: Compagnia Lavia Anagni
Cast: Gabriele Lavia, Giovanna Di Rauso, Maurizio Lombardi, Biagio Forestieri, Patrizio Cigliano, Mario Pietramala, Alessandro Parise, Michele Demaria, Daniel Dwerryhouse, Fabrizio Vona, Andrea Macaluso, Mauro Celaia, Giorgia Sinicorni, Chiara Degani, Giulia Galiani - scene: Alessandro Camera - costumi: Andrea Viotti - musiche: Giordano Coràpi - luci: Pietro Sperduti




qualche mese fa sono andata a vederlo al teatro comunale di Vicenza. Diciamo che la tragedia (che non avevo mai letto) così cupa e drammatica mi aveva sempre attirato.
A teatro un gran sorpresone. Diciamo intanto che la vicenda è stata trasposta all'epoca moderna. I soldati combattono una non meglio precisata guerra, hanno fucili e divise che richiamano quelle del nostro esercito. IL tutto si è aperto con le tre streghe che si sono presentate sul palco nude [SM=x44466] (temevo che a qualche vegliardo venisse un colpo apoplettico) e ci sono state scene di nudo anche successivamente (soprattuto la perfida lady macbeth).
Un po' scettica per la modernizzazione della tragedia alla fine sono uscita soddisfattissima dallo spettacolo, a parte per la splendida coreografia, cupa, scura, curatissima, a tratti dolente ma anche per la caratterizzazione un po' fuori del comune dei personaggi (lo stesso macbeth a tratti pare un deficiente).
bellissime alcune trovate sceniche tra cui il fantasma di banquo che siede al posto di macbeth e gli specchi che diventano trasparenti.
[Modificato da piperitapatty 27/03/2009 09:28]

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27/03/2009 10:26

Teatro: ciechi e sordi a spettacolo prosa a Messina
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Per la prima volta in Italia, a Messina 45 non vedenti e ipovedenti assisteranno ad uno spettacolo di prosa avvalendosi dell'audiodescrizione. Sabato, al Vittorio Emanuele di Messina, potranno seguire 'Pipino il Breve', messo in scena dallo Stabile di Catania. Mercoledi' prossimo un gruppo di 25 sordi, di Messina e di Palermo, assistera' alla commedia 'I 39 scalini', in programma per il cartellone di prosa, usufruendo di un servizio di interpretariato.

www.ansa.it

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27/03/2009 10:29

Re:
piperitapatty, 27/03/2009 9.27:

inauguro anche io [SM=x44459]

Macbeth regia di Gabriele Lavia




Macbeth è la tragedia del tempo umano, lineare; il tempo di una esistenza fatta di “Domani…domani…domani” E’ un tempo fatto di paura. E’ la tragedia del tempo di un Uomo Nuovo condannato al “fare” per “potersi fare”. Re o altro ha poca importanza. Un uomo condannato alla paura di perdere ciò che ha raggiunto col suo “fare” e che vive nella ambigua incertezza di essere qualcosa e non essere mai nulla con certezza. Questo Uomo Nuovo non è portatore di un nuovo modello di realtà, ma il dubbioso interprete di una soggettività in pezzi, pieno di nostalgia per una ontologia smarrita per sempre. “C’è stato un tempo in cui..” dice Macbeth sulla Scena che non è più il Senso dentro cui agire e che non ha più Senso. Il palcoscenico della storia è andato in pezzi e l’Uomo –Attore sulla scena del mondo recita la sua vita come “la favola scritta da un’idiota. Non significa nulla”. Se tutti i riferimenti e i fondamenti sono caduti, tutti i significati e i sensi si vanificano nelle parole vuote di un delirio di pazzi. (Gabriele Lavia)

Autore: William Shakespeare, traduzione di Alessandro Serpieri
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qualche mese fa sono andata a vederlo al teatro comunale di Vicenza. Diciamo che la tragedia (che non avevo mai letto) così cupa e drammatica mi aveva sempre attirato.
A teatro un gran sorpresone. Diciamo intanto che la vicenda è stata trasposta all'epoca moderna. I soldati combattono una non meglio precisata guerra, hanno fucili e divise che richiamano quelle del nostro esercito. IL tutto si è aperto con le tre streghe che si sono presentate sul palco nude [SM=x44466] (temevo che a qualche vegliardo venisse un colpo apoplettico) e ci sono state scene di nudo anche successivamente (soprattuto la perfida lady macbeth).
Un po' scettica per la modernizzazione della tragedia alla fine sono uscita soddisfattissima dallo spettacolo, a parte per la splendida coreografia, cupa, scura, curatissima, a tratti dolente ma anche per la caratterizzazione un po' fuori del comune dei personaggi (lo stesso macbeth a tratti pare un deficiente).
bellissime alcune trovate sceniche tra cui il fantasma di banquo che siede al posto di macbeth e gli specchi che diventano trasparenti.



Noto che da quando sei culturalmente impegnata anche il tuo eloquio ha fatto incredibili passi avanti.
Usi le maiuscole.

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Siccome ho una reputazione da difendere... (Elvenking)

Mentre la maggior parte della gente continuerà a sbattersene i coglioni (Bremaz)

Hai ragione su tutto ! Stai migliorando in logica !
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PippyZzetta
27/03/2009 11:01

Re: Re:
Capitano Marino, 27/03/2009 10.29:



Noto che da quando sei culturalmente impegnata anche il tuo eloquio ha fatto incredibili passi avanti.
Usi le maiuscole.

[SM=x44452]





[SM=x44497] [SM=x44497] [SM=x44497]
giuro che l'ho fatto in maniera inconscia [SM=x44497]

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09/04/2009 08:34

Teatro per l'Abruzzo
Terremoto: spettacolo benefico Winx
Sara' organizzato in uno dei grandi teatri della Capitale
(ANSA) - ROMA, 8 APR - Winx club organizzera' a Roma uno spettacolo benefico il cui incasso sara' devoluto alle vittime del terremoto. Lo spettacolo si svolgera' in uno dei grandi teatri della capitale, Brancaccio, Sistina o Olimpico. Lo ha annunciato Iginio Straffi, papa' delle fatine, spiegando che andra' in beneficenza ''non solo l'incasso dei biglietti, ma anche quello derivante dal merchandising. Il messaggio positivo delle Winx e' orientato ai valori di amicizia e solidarieta'''.

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19/04/2009 20:33

«Ratto dal serraglio» in topless


Polemiche sull'allestimento del capolavoro giovanile di Mozart al teatro San Carlo di Napoli: l'harem del pascià è trasformato in un lussuoso yacht su cui compare anche una donna in topless. La regia è di Damiano Micheletto

polemiche contro il regista Damiano Michielotto

Originale allestimento dell'opera giovanile di Mozart:

l'harem del pascià si trasforma in un lussuoso yacht



NAPOLI - Trasposizione ai tempi d'oggi per l'opera mozartiana «Il Ratto dal serraglio» in scena al San Carlo di Napoli. Nel nuovo allestimento della prima opera che Mozart compose a Vienna, l'harem del pascià è diventato un lussuoso yacht si cui compare una donna in topless. E non sono mancate le polemiche. Disapprovato anche l'allestimento del regista Damiano Michielotto, famoso per l'originalità delle messe in scena. A dirigere l'orchestra e il coro del teatro San Carlo, il direttore Jeffrey Tate. Nel cast, Jane Archibald (Konstance), Yi Jie Shi (Belmonte), Valentina Farcas (Blonde), Wolfgang Ablinger-Speerhacke (Pedrillo), Kristin Sigmundsson (Osmin). Nel terzo atto la Archibald è stata sostituita nella parte di Konstance dal soprano Valeria Esposito, a causa di una tracheite.

Una scena del contestato «Ratto dal serraglio» in scena al San Carlo (Ansa)

IL PRIMO CAPOLAVORO - La trama di quello che è riconosciuto il primo grande capolavoro teatrale di Mozart è quella della fiaba tradizionale: l'innamorato Belmonte va alla ricerca della sua giovane fidanzata Konstance, rapita con la sua ancella dai pirati e chiusa in un harem in Turchia, il serraglio appunto, dal quale riuscirà a liberarla non prima di aver affrontato diverse peripezie. Peripezie che nell'originale allestimento voluto da Michielotto si svolgono su uno yacht. L'imbarcazione diventa così metafora della prigione che nel testo originale è rappresentata dall'harem del pascià. L'opera, in tre atti, fu messa in scena per la prima volta il 16 luglio 1782 sul palco del Burgtheater di Vienna ed è propriamente un singspiel, genere operistico in cui le parti recitate vengono parlate e non cantate come avviene nella lirica italiana. Un allestimento, quello realizzato al San Carlo, che ha richiesto un anno di lavoro. «Il Ratto dal serraglio» sarà replicato martedì 21, giovedì 23, domenica 26 e martedì 28 aprile.

19 aprile 2009
www.corriere.it/spettacoli/09_aprile_19/napoli_ratto_serraglio_polemiche_topless_beb907bc-2cc6-11de-bc78-00144f02aa...



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PippyZzetta
21/04/2009 13:18

mah [SM=x44473]
sicuramente non sono molto elastica però mi chiedo che bisogno ci sia ogni volta di attualizzare storie e opere scritte magari 500 anni fa.
cioè lo spettatore è talmente imbecille da non riuscire a capire che molti aspetti dell'animo umano non sono mutati nel corso dei secoli?
che poi queste rappresentazioni in cui si mostrano tette e culi spesso mi sanno di trovata pubblicitaria per far parlare di sè, visto che spesso il nudo non è funzionale nè alla storia nè all'ambiente teatrale.
quando ho visto il macbeth (che per altro mi è piaciuto molto) di e con gabriele lavia c'erano molte scene di nudo. alcune palusibili altre del tutto gratuite e anzi un po' morbose.
boh ripeto sono sicuramente poco elastica io, ma vedere un macbeth con i costumi e l'ambientazione del '500 o una traviata senza un megapallone rosa (arena di verona 3 anni fa) e magari qualche abito con pizzi e merletti non è che mi farebbe schifo [SM=x44465]

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Re:
piperitapatty, 21/04/2009 13.18:

mah [SM=x44473]
sicuramente non sono molto elastica però mi chiedo che bisogno ci sia ogni volta di attualizzare storie e opere scritte magari 500 anni fa.
cioè lo spettatore è talmente imbecille da non riuscire a capire che molti aspetti dell'animo umano non sono mutati nel corso dei secoli?
che poi queste rappresentazioni in cui si mostrano tette e culi spesso mi sanno di trovata pubblicitaria per far parlare di sè, visto che spesso il nudo non è funzionale nè alla storia nè all'ambiente teatrale.
...




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21/05/2009 15:09

A San Miniato
A San Miniato “La Luna è azzurra”
Con “La Luna è azzurra” edizione 2009, San Miniato (Pisa) dal 1 al 4 luglio si traforma in un palcoscenico naturale deputato ad ospitare il festival internazionale dedicato al grande teatro di figura, con compagnie provenienti, oltre che dall’Italia, anche da Grecia, Danimarca, Francia, Russia, Argentina e Irlanda.

(AGM-LSP) La città di San Miniato diventa la capitale italiana e internazionale delle teste di legno, dei pupazzi, delle marionette, del teatro di ombre, del teatro di oggetti, del teatro di animazione.

Torna anche quest’anno la manifestazione a cura del Comune di San Miniato. Patrocinio Provincia di Pisa. Progetto e organizzazione Terzo Studio. Direzione artistica Alessandro Gigli e Alberto Masoni.

Un festival che ospita ogni volta circa 30 compagnie e raccoglie una media di 12.000 spettatori ad edizione.

“Ventisei anni per un festival – spiegano gli organizzatori - sono un importante traguardo che testimonia il suo radicamento nel territorio”.

Una manifestazione che appassiona adulti e bambini e li accomuna e riunisce attorno alla magia e alla fantasia del teatro di figura.

La ”Luna è Azzurra” è una grande festa che si espande e dilaga per tutta la città. Con le baracche, i palchi e i palchetti inseriti nella scenografia urbana samminiatese, con i suoi antichi palazzi, torri, piazze e chiese tutti trasformati in un vasto, enorme, palco.

Un festival dedicato ai bambini e alle famiglie che conta una presenza di pubblico familiare davvero straordinaria ed è l’evento rivolto al pubblico dei ragazzi più rilevante di tutta la Toscana con il centro storico ‘ritrovato e riscoperto’, immerso e circondato da una grande quantità di eventi teatrali e di offerte culturali.

Rapporto tra spazio della città e teatro, valorizzazione della scenografia urbana, mescolanza di generi e di pubblico, qualità della programmazione, sono tutti elementi che caratterizzano fortemente il festival volto alla creazione di una situazione di festa, di incontro, di relazioni.

Informazioni: tel. 0571 485078
e-mail teatrodistrada@terzostudio.it
sito web www.terzostudio.it
Ingresso: libero a tutte le iniziative.

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21/05/2009 15:10

Oblivion Show
“Oblivion Show”: gli artisti del web… sbarcano in teatro!
Un’ora e un quarto di pura follia, acrobazie musicali e risate dall’11 giugno al Teatro Franco Parenti di Milano.

(AGM-LSP) 150 mila contatti in 2 mesi, 750 commenti solo su Youtube, migliaia di link e commenti su Facebook e su tutti i blog della rete: cifre che parlano chiaro e raccontano il successo virtuale degli Oblivion, il gruppo cabarettistico bolognese che finora ha utilizzato il web per promuovere le proprie attività.

Internet, quindi, si materializza e diventa realtà: due teatri prestigiosi come il Teatro Ciak Webank.it e il Teatro Franco Parenti decidono di azzardare l’avventura e programmare un mese di repliche del gruppo per tutto il mese di giugno, a dimostrazione di quanto si creda nel progetto.

“Oblivion Show” sarà un greatest hits di brani tratti dal dvd “Di Palo in Sesto” nel quale i 5 artisti bolognesi raccontano in 70 minuti (e con diverse tecniche) vari momenti della cultura italiana. “Oblivion Show” sarà soprattutto uno spettacolo di cabaret nella sua accezione più tradizionale, che si ispira ai classici come I Gufi o Il Quartetto Cetra, ma con un occhio sempre puntato alla modernità, all’attualità e in particolar modo alla parodia.

Alcuni dei brani di questo originale gruppo hanno dominato Internet “impallando” i server di tutta Italia. Migliaia di utenti attendono sempre bramosi la pubblicazione di nuovi estratti dal dvd “Da Palo in Sesto” e ogni volta è successo di cifre, di persone collegate, di contatti avvenuti e di commenti lasciati.

Regna incontrastato il record de “I Promessi Sposi in 10 minuti”, parodia-compendio del celebre romanzo manzoniano, diventata in breve tempo un cult fra i più cliccati nel mondo virtuale di You Tube (10 mila visite in solo due settimane).

Gli Oblivion sono formati da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli. Vengono tutti da esperienze diverse: c’è un mimo-sputafuoco, una urlatrice emiliana, un musicista medievale, un norcino umbro, una ballerina di tip tap.

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PippyZzetta
04/06/2009 13:42

domani sera ho la nona sinfonia di ludovicovan [SM=x44497]
[SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479]
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PippyZzetta
05/06/2009 23:07

Re:
piperitapatty, 04/06/2009 13.42:

domani sera ho la nona sinfonia di ludovicovan [SM=x44497]
[SM=x44479] [SM=x44479] [SM=x44479]
[SM=x44508]




ODDIOOOOO
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a Napoli e dintorni:


Teatro
dal 16-06 al 21-06
MartedÌ ore 20.00
MercoledÌ ore 20.00
GiovedÌ ore 20.00
VenerdÌ ore 20.00
Sabato ore 20.00
Domenica ore 20.00
"Elisabetta e Limone"
di Juan Rodolfo Wilcock
Regia: Sergio Longobardi
Con: S. Longobardi
Teatro Toto'
Via F. Cavara, 12
Tel. 081/5647525



Teatro dal 17-06 al 21-06
MercoledÌ ore 21.00
GiovedÌ ore 21.00
VenerdÌ ore 21.00
Sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00
Ultima notte di Giacomo Casanova
di S. Massini
Regia: M. Mattia Giorgetti
Con: Compagnia La Contempranea Instabile
Vico Fico Purgatorio ad Arco, 38 - Palazzo Spinelli
Tel. 081/298590

Dramma dal 18-06 al 20-06
GiovedÌ Ore 23.15
VenerdÌ Ore 23.15
Sabato Ore 23.30
Lalala...
di Jana Pavlic
Regia: Matej Filipcic
Nuovo
Via Montecalvario, 16
Tel. 081/425958

Teatro dal 18-06 al 20-06
GiovedÌ Ore 19.00
VenerdÌ Ore 19.00
Sabato Ore 19.00
Tosca
di Jana Pavlic
Regia: Matej Filipcic
Con: J. L.,M. Bauduin, F. Ferracane ,M. Pedroso Sannazaro
Via Chiaia, 157
Tel. 081/411723

Teatro dal 19-06 al 20-06
VenerdÌ ore 21.00
Sabato ore 20.00
Time-out
Regia: M. De Menna
Con: I. De Vita, S. Barattolo, O. Costa Galleria Toledo
Via Concezione a Montecalvario, 34
Tel. 081/425824

Teatro dal 19-06 al 21-06
VenerdÌ Ore 20.00
Sabato Ore 20.00
Domenica Ore 20.00
Waiting for Orestes: Electra
di Euripide

Regia: Tadashi Suzuki
Con: Tadashi Suzuki Mercadante
Piazza Municipio
Tel. 081/5513396

Teatro dal 19-06 al 21-06
VenerdÌ Ore 22.30
Sabato Ore 22.30
Domenica Ore 22.30
Alberi adagiati sulla luce
di Adonis
Regia: Franco Scaldati
Con: F. Scaldati, M. Riondino, J. shovlin
Real Albergo dei Poveri
Piazza Carlo III


Teatro dal 20-06 al 21-06
Sabato ore 18.00
Domenica ore 21.30
Le pareti della solitudine
di T. Ben Jelloun
Con: Anselm, Souleymane, Nestor Instabile
Vico Fico Purgatorio ad Arco, 38 - Palazzo Spinelli
Tel. 081/298590

Teatro dal 20-06 al 21-06
Sabato Ore 21.45
Domenica Ore 18.00
Le Carnaval Baroque
di Vincent Dumestre
Regia: Cécile Roussat
Con: E. Moscato, C. Bernardo San Carlo
Via S. Carlo, 93/f
Tel. 081/7972111

Teatro il 21-06
ore 19.00
Donna Bomba
di I. Sajko
Regia: C. Tomarelli
Con: C. Tomarelli Galleria Toledo
Via Concezione a Montecalvario, 34
Tel. 081/425824

il 22-06
Ore 20.00
''Backstage of Make-up 2009''
Con: R. Vallone e C. Puzio Bolivar
Via B. Caracciolo 30
Tel. 081/5442616

Danza dal 22-06 al 23-06
LunedÌ Ore 22.30
MartedÌ Ore 20.00
La Bisbetica domata
di danza Körper
Regia: G. Parente
Con: G. Parente, G. Paolicelli, L. Tomao, D. Brevi, C. Pisa Fringe Festival 2009
Spettacolo presso: Il Teatro Sannazaro

Teatro il 22-06
ore 19.30
Donna Bomba
di I. Sajko
Regia: C. Tomarelli
Con: C. Tomarelli Galleria Toledo
Via Concezione a Montecalvario, 34
Tel. 081/425824

Performance dal 23-06 al 28-06
MartedÌ Ore 21.00
MercoledÌ Ore 22.30
GiovedÌ Ore 22.30
VenerdÌ Ore 22.30
Sabato Ore 22.30
Domenica Ore 22.30
Journeys of Love and More Love
di Motiroti
Regia: Ali Zaidi
Con: D. Salvo A. Zaidi, Motiroti, S. Sinigaglia
Convitto Vittorio Emanuele II


Teatro dal 26-06 al 28-06
Venerdì Ore 20.00
Sabato Ore 20.00
Domenica Ore 20.00
Le ultime sette parole di Caravaggio
di Ruggero Cappuccio
Regia: Ruggero Cappuccio
Con: Ruggero Cappuccio Bellini
Via Conte di Ruvo, 17
Tel. 081/5499688

il 26-06 Ore 20.30
Per tutti Revolution (nuove gag, rivisitazione di quelle passate)
Con: Alessandro Siani Castel Sant'Elmo
Via Tito Angelini, 20







Link...

[Modificato da Etrusco 20/06/2009 10:21]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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15/10/2009 08:41

Teatro: Falk incanta con Comencini
(ANSA) - ROMA, 14 OTT - Rossella Falk e' tornata ieri all'Eliseo di Roma dove ha incantato la sala gremita di pubblico con 'Est-Ovest' di Cristina Comencini.

Proprio in quel teatro la Falk e' stata protagonista di memorabili successi nei tempi ruggenti. La piece, che ha debuttato in prima nazionale, e' il secondo lavoro teatrale della Comencini dopo 'Due partite'. La commedia parla di una vicenda familiare in cui vengono messe a confronto aspetti generazionali del nostro tempo.

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15/10/2009 08:41

Teatro Arcimboldi,a novembre Tosca
(ANSA) - MILANO, 14 OTT - Si aprira' con lo spettacolo The Blue Planet, requiem laico ideato da Peter Greenaway, la stagione 2009-2010 del Teatro Arcimboldi.Sara' realizzata nel quartiere Bicocca, che ospita la Scala negli anni della ristrutturazione.A novembre sul palcoscenico arrivera' Tosca, l'opera di Lucio Dalla. In prima assoluta, a dicembre, sara' allestito The Opera Show,colossal londinese di Mitch Sebastian.Per i 60 anni del Sistina approderanno a Milano Poveri ma belli e Aggiungi un posto a tavola.

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15/10/2009 08:42

Teatro: Pennac al Carignano Torino
ANSA) - TORINO, 14 OTT - Ha debuttato ieri sera al Carignano di Torino Daniel Pennac con la lettura scenica dell'opera Usa Bartleby lo scrivano,di Herman Melville.

Dire lettura e' riduttivo, Pennac conosce a memoria il testo, ma per lo scrittore francese il libro e' un oggetto di scena fondamentale in un lavoro che e' un omaggio sia al testo, sia alla creativita' dei traduttori, come lo stesso Pennac ha spiegato introducendo lo spettacolo, con la lettura di un testo inglese in francese, con i sopratitoli in italiano

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