Cosa raccontano di noi i nostri selfie? Quali informazioni sulla nostra identità e i nostri interessi veicoliamo agli altri attraverso questi ritratti digitali? I selfie che inviamo ai nostri amici o condividiamo sui social non sono che la risposta moderna a un’esigenza culturale molto più antica. Dapprima nelle arti figurative e poi in
fotografia, l’
autoritratto è un genere intramontabile e rappresenta una forma di comunicazione non verbale che usiamo da
secoli per esprimere noi stessi e raccontare agli altri chi siamo e cosa facciamo.
Anche quelli sfocati, a testa in giù, davanti allo specchio del bagno o con la “duckface”, i selfie sono espressione della nostra identità e personalità e riescono a trasmettere
significati molto più precisi di quanto crediamo. Esistono almeno mille modi differenti di scattarsi un selfie e altrettanto diversificati possono essere i modi in cui questi vengono recepiti da chi li guarda.
In un recente studio pubblicato su
Frontiers of communication due esperti di psicologia e scienze cognitive dell’università tedesca di Bamberg – Tobias Matthias Schneider e Claus-Christian Carbon – tracciano le basi per una
“semantica dei selfie”, ovvero di uno studio dei vari significati che le persone attribuiscono agli autoritratti digitali che riempiono i feed dei nostri social. Dai risultati di questa ricerca emerge come i selfie possano influenzare chi li vede in modo molto specifico e
generare opinioni e giudizi anche molto complessi.
Quello di Schneider e Carbon non è il primo studio che cerca di
decifrare il linguaggio dei selfie. Alcuni lavori condotti nell’ultimo decennio hanno indagato, ad esempio, le
motivazioni che ci spingono a condividere foto di noi stessi o gli aspetti della
personalità di una persona che possono essere colti osservando le foto che si scatta. In alcuni
lavori precedenti gli stessi Schneider e Carbon avevano provato a indagare come specifiche variabili che caratterizzano i diversi tipi di selfie (ad esempio l’angolo di rotazione del viso di fronte alla fotocamera)
influenzino in modo diverso la percezione di chi li guarda.