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26/11/2011 Paul McCartney a Bologna

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    10 28/11/2011 02:30
    Mai avrei pensato che sarebbe stato tanto emozionante.

    ]



    Questa, signore e signori, è la ballata del grande orchestratore dei nostri sogni (L’Unità)

    Avviso agli scettici: Dio esiste, e ieri sera era a Casalecchio di Reno. (Repubblica Bologna)

    Concerto? No, è molto di più, è la celebrazione di un sogno che, per una notte, non sembra che si sia spezzato, è la voglia di stare insieme e dire a tutti che il mondo può essere diverso. (Ernesto Assante- La Repubblica)

    Contro il logorio del pop tutti ai piedi di McCartney (Il Giornale)



    Come mi succede quasi sempre, non avevo nessuna ansia pre concerto. Anzi, come prima di partire per le vacanze, non ne avevo neanche una gran voglia (ma il bello è che poi, come dalle vacanze, non tornerei più [SM=g27827] ).
    Sono anche passata fuori dal luogo del concerto alle 13 e c’era già un centinaio di persone in fila, ma anche questo non mi ha fatto salire nessuna febbre da “pre”: al contrario, ha rinforzato la mia convinzione di arrivare all’ultimo momento, perché è meglio stare in fondo che in mezzo alla bolgia infernale e sgomitante del parterre.

    Infatti sono giunta nei pressi dell’ Arena alle 20.20, per constatare allegramente che avevamo avuto la stessa idea e stavamo arrivando tutti allora: grazie al motorino dribblo file di auto inchiodate nel traffico, bagarini appostati sulle rotonde e in mezzo agli svincoli e riesco a parcheggiare provvidenzialmente vicino al sacro luogo.
    Entro, accolta dalla luce blu emanata dal palco, e dopo pochi passi dei ragazzi mi apostrofano con un : “Ma si rende conto signora (il “signora” ha fatto sì che ci mettessi un bel po’ a capire che parlavano proprio con me [SM=x47979] ), Paul McCartney a Bologna!! E’ roba da matti, chi se lo sarebbe immaginato!!” . Rido, concordo e sto per fargli notare che io non ero manco nata quando si son sciolti i Beatles, ma lascio perdere.

    Dopo pochi minuti dai maxischermi laterali al palco cominciano a piovere - letteralmente, scendendo dall’alto in basso- collages di immagini storiche degli anni 60, non solo dei Beatles ma di quotidianità dell’epoca, accompagnate da classici dei Fab Four che preparano il terreno a quello che verrà.





    Immagini che ad un certo punto si trasformano in lanterne giapponesi che si perdono nell’aria con le loro fiammelle e che tornano a concentrarsi come tante lucciole sui due schermi fino a formare il classico basso mancino di Paul.






    Parte “Magical Mistery Tour”………. ed è come se mi fosse arrivata una secchiata d'acqua in faccia. Veramente, un’ apnea.
    Di botto i miei neuroni si rendono conto che quello lì davanti è un pezzo (e pure parecchio grosso [SM=x47963] ) dei Beatles e mi viene da piangere (anche adesso mentre scrivo, e tutte le altre volte che ci ho pensato da quando è finito il concerto e chissà per quanto tempo ancora- spero tanto). Voglio dire: chi cavolo si commuoverebbe con “Magical Mistery Tour”????? Lo credevo impossibile, e invece è bastata la presenza di quell’uomo lì e due note. Un’ emozione inaspettata e proprio per questo bellissima, calda, come quella di vedere le stesse espressioni stupefatte negli occhi dei vicini - dai 15 ai 70 anni, com’era doveroso che fosse.
    I lacrimoni sono riuscita a farmeli venire tante altre volte nelle 2 ore e 45 di durata del concerto (con permesso!! A 69 anni!!), ma non sarei in grado di farvene una cronaca granché puntuale, quindi vi incollo uno degli articoli che mi è piaciuto di più, anche se è taccagno col numero dei presenti, che oggi nei vari resoconti oscillavano tra gli 11 e i 14.000.


    Da Bologna parte la ballata miracolosa di Sir Paul McCartney
    Partito da Bologna il tour di McCartney: piangono e urlano gli 11milia spettatori. Oltre 30 brani, omaggi a George Harrison e a John Lennon.

    Di Roberto Brunelli
    27 novembre 2011

    Questa, signore e signori, è la ballata del grande orchestratore dei nostri sogni. Il suo miracolo, la leggenda dell'impossibile che ogni volta, ogni sera, si fa realtà, la materializzazione sonora e furente dell'utopia, è un viaggio, un viaggio che riesce a non finire mai: eccolo, il “Magical Mystery Tour” di Paul McCartney, l'uomo che per diritto e nobiltà può incarnare l'eredità di un fenomeno senza tempo chiamato Beatles. Nessuno l'avrebbe detto, quaranta e passa anni fa, eppure eccolo ancora qua: lui, nerovestito come i primissimi fab four, il suo basso Hofner, e la migliore band che abbia avuto dopo i Beatles.

    Qui a Casalecchio gli undicimila di ogni età e appartenenza, piangono, ridono, urlano e cantano come se fosse l'ultimo (o il primo) giorno della vita: sir Paul ha aperto ancora una volta la sua Wunderkammer, realizzando l'incanto della incoronazione del nostro immaginario. Parte proprio con Magical Mystery Tour, e non a caso: perché, con le sue guanciotte ormai paffute e il capello tinto, così mostruosamente capace a quasi settant'anni, quasi uno sberleffo a quelle che è la fisiologia e le leggi della vita umana, ti trascina per la sua strada delle meraviglie. C'è tutto quello che i ragazzi cresciuti a pane e Beatles possano sognare, e McCartney sembra divertirsi come non faceva da decenni, come se si fosse liberato di un antico senso di pesantezza per tutto quello che lui e i suoi sodali Lennon, Harrison e Starr hanno rappresentato per milioni di persone. C'è Got to get you into my life, c'è una lunga e tiratissima Paperback Writer, una struggente Long and Winding Road che batte nei cuori come se fosse la prima volta.
    Ovviamente non mancano incursioni nel repertorio solista di Paul e dei Wings, ma c'è solo la créme de la créme, e lui se lo può permettere: Maybe I'm amazed è uno squarcio di luce, Let me roll it è asfalto bollente, Live and let die è fuochi d'artificio e gioia. Il concerto inizia come finisce: “the love you take is equal to the love you make”, l'amore che hai è uguale a quello che hai dato. Che poi è l'ultimo verso dell'ultima canzone dell'ultimo album registrato dai magnifici quattro, Abbey Road. Come nella tournée che ha preceduto questo “On the run tour”, per la prima volta Paul suona per intero pezzi-icona di John e George: A day in the life, un altro miracolo assoluto del Novecento, “l'universo amministrato in poco più di quattro minuti”. E poi una folgorante Day Tripper, con cui Paul gioca, come gioca con The Word, forse una delle gioie meno citate a firma Lennon, accoppiata ad All You Need is Love, che fa solcare di lacrime persino i visi dei pompieri. Lui è soave e beneducato come sempre, quando parla in italiano (“bello essere qui per la prima volta”), per dare il via a “All my loving”.

    E' furbo come quando racconta che compose Blackbird in nome dei diritti civili, è geniale quando tira fuori dal cilindro The night before, delizia oscura dei tempi di Help. Appunto: il canzoniere dei Beatles è tale che puoi permetterti di aggiungere ogni volta un piccolo dono in più ed è ogni volta un tuffo nei cuori. And I Love Her è ancora oggi una carezza d'amore come ce ne sono state poche nella storia, Obladi Oblada è un gioco per bambini che funziona a meraviglia ancora oggi con tuo figlio di quattro anni e mezzo, Yesterday è uno strepitoso colpo basso che arriva quando meno te lo aspetti, l'accenno a Foxy lady è un inatteso omaggio a Hendrix.

    La sua prestazione vocale, lui quasi settantenne, è strabiliante, la sua abilità al basso, alla chitarra e al pianofore, portentosa. Lui lo sa, e amministra tutto con rinascimentale sapienza. Lo sa che tu sai che lui sa che noi sappiamo che dopodomani sono passati esattamente dieci anni dalla morte di George Harrison: Paul attacca, come sempre, Something all'ukulele, e poi entra, a sorpresa tutta la band, per una delle versione più intense che si siano mai sentite da quel sideralmente lontano 1969 in cui fu scritta per quella stessa donna a cui l'amico Eric Clapton avrebbe dedicato “Layla”. Altri tempi, forse, eppure se c'è qualcuno che è sinceramente capace di trascinarci dentro quella “tempesta perfetta” di invenzione, mutazione sociale e culturale che furono i sixties, quello oggi è sir Paul. La sua forza, nel 2011, è che è tornato a divertirsi con la sua musica, come un ragazzino, come faceva quattro decadi fa: I've got a feeling è puro rock-soul, e la trascina verso l'ignoto, come prima non avrebbe osato. Nei vecchi tour l'unico limite è che sentivi “il pacchetto Beatles” in edizione de luxe un po' troppo lucido rispetto alla forza immaginifica dei Fab four.

    Oggi Paul sa che gestisce, come nessuno dopo di lui potrà fare, una specie di patrimonio dell'umanità, ma ne ha ritrovato l'essenza: se Hey Jude o Let it be sono concessioni alla leggenda, la violentissima Helter Skelter è un pugno in faccia. Sì, ne fa quello che vuole, Paul, con la nostra anima: e la strazia, facendoci cantare come fosse l'ultima volta “and, in the end, the love you take is equal to the love you make”. Forse il segreto è questo: questa lunga ballata è la sua, la nostra vita.

    www.unita.it/culture/da-bologna-parte-la-ballata-br-miracolosa-di-sir-paul-mccartney-...

    Scaletta della serata

    Magical Mystery Tour
    Juniors Farm
    All My Loving
    Jet
    Got to Get You into My Life
    Sing the Changes
    Night Before
    Let Me Roll It
    Paperback Writer
    The Long and Winding Road
    1985
    Come and Get It
    Maybe I’m Amazed
    I’m Looking Through You
    And I Love Her
    Blackbird
    Here Today
    Dance Tonight (introdotta da 3 note al mandolino di O’ Sole Mio)
    Mrs Vandebilt
    Eleanor Rigby
    Something
    Band on the Run
    Obla Di Obla Da
    Back in the URSS
    I’ve Got a Feeling
    A Day in the Life/Give peace a chance
    Let It Be
    Live and Let Die
    Hey Jude

    BIS:
    The Word/All You Need Is Love
    Day Tripper
    Get Back

    BIS 2:
    Yesterday
    Helter Skelter
    Golden Slumbers / Carry That Weight / The End


    Poi, bisogna che questo ve lo dica, lui è proprio simpatico (al di là del grattarsi la testa come Stanlio o tirarsi le bretelle come Ollio, siparietti che lo accompagnano da anni) ed è palpabile come stare sul palco lo diverta e gli piaccia ancora, dopo 50 anni e una carriera senza pari.

    Dio o chi per lui (la dieta vegetariana e la bicicletta, da quel che ho capito [SM=g27827] ) ce lo conservi a lungo e attivo.

    Non posso andarmene senza lasciarvi almeno due links per rendervi un po’ più partecipi (sul tubo c’è già praticamente tutto il concerto, per chi fosse interessato).

    Live and let die (spettacolare in tutti i sensi)

    www.youtube.com/watch?v=NBxZVb2md9Y

    Something (con l’ukulele)

    www.youtube.com/watch?v=n79xyNUTrmI


    P.S. la foto di Paul non è mia, col cavolo che ero così vicina, le altre due sì.
    E confesso che, con tutti gli omaggi che ha fatto, come ha strimpellato 3 note in croce di 'O Sole mio (per fortuna non è andato oltre), ho ingenuamente sperato che in un brano ficcasse in mezzo tre note di "Say, say, say"....e invece ciccia [SM=x47979] !!!


    [Modificato da (Miss Piggy) 28/11/2011 03:02]
  • badgirl.
    00 28/11/2011 07:25
    Miss che bello il tuo racconto [SM=g27823]

    Quando cantava con The Wings, io impazzivo per Goodnight Tonight.......vedo che non l'ha fatta, però.....
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    Modesty
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    00 28/11/2011 07:44

    Vabbè, se ti sembra bello venire qui a farci morire d'invidia così....



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    4everMJJ
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    00 28/11/2011 07:46
    Arrivo in ufficio dopo le solite due ore di viaggio del lunedì, mi siedo alla scrivania ancora col cappotto perché il riscaldamento parte alle 7.30, attendo con pazienza che il pc antidiluviano si avvii, apro il forum senza loggarmi e clicco su discussioni recenti.... vedo che sei stata attiva nottetempo e mi cade l'occhio su questo topic: caspita, mi dico, voglio proprio vedere cosa ne dice, visto che non eri proprio esaltatissima quando ne abbiamo parlato...

    Beh, sono letteralmente INVIDIOSA di te perché hai visto Sir Paul e per tutte le sensazioni che hai provato!!!

    Ma sono anche contenta che ti sia piaciuto così tanto e sono anche contenta che il mitico Paul sia ancora così in forma e in grado di entusiasmare gente di tutte le età!

    Grazie, vado a sfogare l'invidia nel cappuccino [SM=x47961] [SM=g27828]

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    (Miss Piggy)
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    00 28/11/2011 11:01
    Re:
    [QUOTE:114488616=badgirl., 28/11/2011 07.25Quando cantava con The Wings, io impazzivo per Goodnight Tonight.......vedo che non l'ha fatta, però.....



    Anche io l'adoro [SM=g27836] !!
    Sì, peccato non l'abbia fatta, ma poveretto, col repertorio che ha e con quanto è già lungo così il concerto, se dovesse anche solo fare le più conosciute, starebbe lì 10 ore [SM=g27824] .


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    AntonellaP85
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    00 28/11/2011 14:57
    Re: Mai avrei pensato che sarebbe stato tanto emozionante.
    (Miss Piggy), 28/11/2011 02.30:


    Infatti sono giunta nei pressi dell’ Arena alle 20.20, per constatare allegramente che avevamo avuto la stessa idea e stavamo arrivando tutti allora: grazie al motorino dribblo file di auto inchiodate nel traffico, bagarini appostati sulle rotonde e in mezzo agli svincoli e riesco a parcheggiare provvidenzialmente vicino al sacro luogo.
    Entro, accolta dalla luce blu emanata dal palco, e dopo pochi passi dei ragazzi mi apostrofano con un : “Ma si rende conto signora (il “signora” ha fatto sì che ci mettessi un bel po’ a capire che parlavano proprio con me [SM=x47979] ), Paul McCartney a Bologna!! E’ roba da matti, chi se lo sarebbe immaginato!!” . Rido, concordo e sto per fargli notare che io non ero manco nata quando si son sciolti i Beatles, ma lascio perdere.P.S. la foto di Paul non è mia, col cavolo che ero così vicina, le altre due sì.
    E confesso che, con tutti gli omaggi che ha fatto, come ha strimpellato 3 note in croce di 'O Sole mio (per fortuna non è andato oltre), ho ingenuamente sperato che in un brano ficcasse in mezzo tre note di "Say, say, say"....e invece ciccia [SM=x47979] !!!





    Si vede che sto proprio stonata in questo periodo [SM=x47979] sapevo che Sir Paul sarebbe venuto in Italia, ma ero convinta che il concerto sarebbe stato tra qualche mese....vabbè....giuro che non bevo eh [SM=x47918]
    Beh, direi che è stata sicuramente un'esperienza memorabile e ti invidio un po' pure io, sarebbe stato un concerto da vedere, per quanto del Paul solista conosca pochissimo, vedrò di rimediare. Ricordo che qualche anno fa girò la voce di un suo concerto a Napoli in piazza Plebiscito, subito dopo che rifiutò San Siro a causa del limite ai decibel. Chissà, non si sa mai nella vita....
    Riguardo la frase in grassetto, è inutile che tenti di ringiovanirti, sei nata l'anno dopo [SM=x47954] [SM=x47979] [SM=x47938] SIGNORA [SM=x47979]
    Se avesse fatto 'Say say say' sarebbe stato spettacolare davvero...vabbè non si può avere tutto [SM=g27828]
    Stavo proprio per chiederti come mai le pessime doti di fotografa dotata di fotocamera a carbonella avessero prodotto una foto così bella come la prima, ma poi ho visto la risposta [SM=x47979]
    Anche a me sabato non è andata affatto male, sono andata a una serata con dj set di Andy Fletcher dei Depeche Mode [SM=g27836] certo, il buon Andy che gesticolava come Papa Ratzinger era proprio da vedere... [SM=g27828]


  • patrimj71
    00 28/11/2011 16:15
    Donna Piggy anzi Signora Piggy ... dura quando succedono queste cose eh? [SM=x47979]

    [SM=x47963] [SM=x47963] ... 2 inchini uno per la tua recensione (e non lo dico per dire mi è piaciuta assai!), a volte le cose meno inaspettate danno tanta emozione e quando succede nella musica è una bellissima cosa [SM=g27823]
    L'altro è per Paul, cavoli 69 anni!!!
    Stracontenta di leggere che erano presenti di tutte le età perchè lui e i Beatles hanno lasciato veramente un segno.

    Ho ascoltato le due canzoni che hai postato ma cercherò sicuramente l'intero concerto su YT ma questo commento sul second video lo volevo riportare

    "...ragazzi saremo pure arrivati un po troppo tardi per vederli tutti e quattro che suonano assieme...ma a me ieri ha dato un emozione grandissima anche solo vederne uno di loro !!!"

    adesso vado a smaltire la mia sana invidia altrove [SM=x47961] [SM=g27828]

    Grazie Alessia!
    [Modificato da patrimj71 28/11/2011 19:32]
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    tagea
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    00 28/11/2011 18:19
    Signora Piggy, [SM=x47979] mi unisco anche io al coro delle invidiose! Che bello deve essere stato riascoltare dal vivo un pezzo di storia!
    Grazie per la cronaca e per i video, anche io andrò alla ricerca degli altri sul tubo!

    Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo le peggiori e se non le hai mai fatte le creerà dal nulla!
    Michael Jackson

    I love you more

    La morte, per chi muore, è la fine di tutto; per chi resta è l'inizio del ricordo.
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    Camila@
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    Dangerous Fan
    00 28/11/2011 19:28
    Miss, non immaginavo che Sir Paul ti facesse questo effetto...sei tutta un brodo di giuggiole [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

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    mimma58
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    00 28/11/2011 20:19
    Miss Alessia,che bello il tuo racconto.Però mi unisco alle altre... che invidia!,Comunque grazie.
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